lunedì 30 giugno 2008

30 giugno 2008 - Ci siamo:alle 8 in ospedale, alle 13 l'intervento




Ci siamo:

alle 8 in ospedale, alle 13 l'intervento. Anche dall'ultimo colloquio con il chirurgo sono emerse molte incognite circa il "modus operandi" (e mai modo di dire fu più proprio). Resterò in ospedale per circa tre giorni e seguirò la solita regola: cel acceso sono disponibile, spento no. Potete comunque rivolgervi a questi numeri: ....

Finalmente, dopo lungo allenamento, mi giocherò questa prima partita.
Mi permetto di mandarvi questa foto... che mi sono scattata ieri sera, cioè quando avevo ancora le tette. A loro dovevo un documentato e tenero addio. Ieri, sotto il mio albero, le ho accarezzate a lungo e ringraziate per la loro bella e utile compagnia nel corso di questi anni (ho allattato Filippo per 13 mesi e Michele per 16. Ho smesso perché mi mordeva con i suoi dentini aguzzi). Prima di andare all'ospedale salirò sulla bilancia: voglio ben vedere quanto pesavano :-) Vuoi vedere che mi scopro essere una taglia 42 senza saperlo? :-)))))))))))))))))))
Un abbraccio a voi tutti che mi siete così vicini. E spero a risentirci presto.
Adriana


domenica 29 giugno 2008

23 giugno-foto ricevute da Marina, che si definisce la "quarta dell'Ave Maria"














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queste sono foto ricevute da Marina, la "quarta dell'Ave Maria"

26 giugno 2008 - Pappagalli e dintorni

Carissimi
è stato quasi con stupore che mi sono resa conto come ormai fosse iniziata la stagione delle vacanze. Fra molti di voi c'è un gran andirivieni, tanto che ho quasi perso il filo di chi parte e chi torna. A proposito, c'è anche chi ha perso il filo con i Tre dell'Ave Maria. Rapidamente: Fernando è rimpatriato da circa una settimana; Giuseppe sta vedendo i "sorci verdi" a causa della tendinite, ma ha raggiunto Antonio a Compostela e ora sono in marcia verso l'ultima meta: Finis Terrae (lo scrivo in latino, perché non ricordo come lo scrivano gli spagnoli).
Non voglio perseguitarvi con resoconti ed elucubrazioni, ma queste "note di viaggio" servono soprattutto a me per metabolizzare ciò che mi sta accadendo. Oggi ho finito di sistemare le ultime cose in sospeso e fino a lunedì voglio starmene assolutamente in pace, come un'atleta in ritiro. Quindi scusatemi se troverete spesso il telefono muto.

I COMMERCIANTI A LIGNANO

Non solo sono carissimi, ma anche tremendamente sgarbati.

Dal pescivendolo:

IO: "Queste seppie sono adatte alla griglia?"
LUI: "E che ne so io?"

Dal tecnico di computer:

IO: "Secondo lei è colpa del server o del modem?"
LUI: "Non ho neanche tempo di starla a sentire"

Dal falegname:
IO: "In quest'asse non mi ha fatto le smussature che le avevo chiesto, quindi non entra nei supporti"
LUI: "Ci metto cinque minuti"
IO: "Le devo qualcosa?" (più per cortesia...)
LUI: "20 euro"

... guai a chi mi parla male dei vu' cumpra'!


IL PARCO DEI PAPPAGALLI

Riccardo, il figlio di Alberta e fervente zoofilo, desiderava vedere il "Parco dei Pappagalli", situato proprio sulla via del ritorno da Lignano. O almeno così sembrava... invece è stato tutto un percorso di stradine secondarie e di argini. Dopo un bel po' di girovagare, Morena è sbottata: "Devo proprio dirvelo...". "Cosaaaaa?". "Io ho il terrore dei pappagalli". "Adesso ho capito - ha risposto Alberta - perché non volevi neppure prendere in mano il dépliant del Parco...". "Ma che ti spaventa dei pappagalli?" ho chiesto io. "La lingua nera, quella malefica linguetta nera che agitano dentro il becco... Che impressione!" risponde schifata. "Ma i pappagalli hanno la lingua nera?" osserva incautamente Alberta che rischia di dare la stura a circa un'ora di sottigliezze sulla specie da parte di Riccardo. "Dritta o a sinistra?" aggiunge subito, trovandosi ad un bivio. "Dritta" risponde Morena che non conosce affatto la strada, ma che ha tutta l'intenzione di depistarci. E infatti ci riesce. Ci troviamo con la macchina imbucata in uno stretto sentiero, buio e umido perfino in quell'ora di canicola, e che termina a ridosso del muro posteriore di una casa fatiscente. Non sembra che ci sia anima viva e da tre enormi bidoni della spazzatura emana fin dentro l'auto un'orrenda puzza di carogna. Sì, non immondizia generica, proprio "cadavere". Alberta scende e si avvicina ad una porticina con l'aria di essere la prima arrivata ad un party: "Ehilà... c'è nessuno?". Dopo un certo tramestio, esce un tipo conciato non meglio della casa. Sarei pronta a giurare che sotto il grembiulaccio bianco, ma lurido, nasconde un coltellaccio insanguinato da macellaio. Alberta sta flautando la richiesta di spiegazioni in merito al Parco dei Pappagalli, mentre Morena tenta di rassicurarsi dicendo: "Forse è il retro di una trattoria". Seeeee... "Dal boia"! In retromarcia riguadagnamo la luce del sole e, poco dopo, ci troviamo al centro di un paesetto. E' una domenica pomeriggio da dopo-bomba... il deserto assoluto, finestre e porte sprangate. Scorgiamo all'esterno di un bar due uomini di una certa età. "Scusate, andiamo bene per il Parco dei Pappagalli?". Uno dei due alza le braccia al cielo e prorompe in un "Ahhhhhhh!" pieno di soddisfazione, a cui seguono entusiastiche spiegazioni. Siamo perplesse. "Vuoi vedere - azzardo io - che quello è il padrone del Parco? Magari adesso sta telefonando per dire: Stanno arrivando quattro turisti, tirate fuori i pappagalli..."
Alla fine al Parco ci arriviamo, ma è l'ora di chiusura! Per fortuna vicino alla cassa c'è il proprietario, che subito si inalbera quando mi sente dire che sul dépliant c'è scritto "Aperto fino al tramonto" e, accidenti, il sole è ancora in cielo! La cosa stupefacente è che lui pure somiglia ad un pappagallo con gli occhietti tondi e un naso aguzzo svettatante su una testina che si muove a scatti sul lungo collo rinsecchito. Ci concede una visita ridotta e una firma sui biglietti per poterli riutilizzare.
Il Parco è veramente molto bello (oltre 300 specie, fra cui molte in estinzione). Morena mostra un eccezionale autocontrollo (anche perché scopre) che non tutti hanno la lingua nera o che comunque la loro passione non è fare le "boccacce". Vediamo che in particolare studia i cartelli che, accanto ad ogni gabbia, danno spiegazioni sugli esemplari. RISCHI è la voce che attira di più la nostra amica pappagallo-fobica. Finché si blocca e legge: "Ahhhh, APPARENTEMENTE nessun rischio. Sottolineo APPARENTEMENTE" ribadisce guardando il pappagallo che suppone APPARENTEMENTE non-assassino! La guardiamo stranite... Alberta le spiega blandamente: "Cara, si parla dei rischi che corrono i pappagalli da parte degli umani, non viceversa".
E facciamo pure le "guardone"! Parte della visita, infatti, se ne va in contemplazione di una coppia di pappagalli blu che si accoppiano (fianco a fianco) in un saettare di penne, code e ventagli iridescenti, con grugnito di soddisfazione finale.


VISITA DALL'ANESTESISTA

Strani esseri gli anestesisti: sentono la loro opera sottovalutata dai pazienti in confronto a quella del chirurgo, ma quando esuli dalle loro domande di routine ti guardano come una paranoica.

IO: "Sono entrata in sala operatoria per cinque volte e ho sempre avuto un decorso post-operatorio o doloroso o anomalo, tanto che mi sentivo sempre ripetere: ma che strano signora"... Cito un paio di esempi.
LEI: "E' tutto normale"
IO: "Visto che ho i diverticoli e un intestino molto irritabile, non sarebbe opportuna una profilassi prima dell'intervento?"
LEI: "Del tipo?"
IO: "Presentarmi con l'intestino pulito..."
LEI: "Questo si fa solo con gli interventi addominali"
IO: "D'accordo, ma il mio problema è che l'intestino ci metterà tre o quattro giorni prima di riprendere le sue funzioni e le scorie che mi restano dentro potrebbero darmi problemi di infezione ai diverticoli..."
LEI: "Prenda prima un blando purgante, se vuole"
IO: "Magari sospendo con frutta, verdura e cibi integrali, visto che la loro giacienza in loco provoca gas che non riesco ad espellere..."
LEI: "Se vuole..."

Ma perché non me ne sono rimasta a Lignano???????? Ho perso una settimana di mare per compilare a voce un questionario che potevo fare anche al computer!

Un abbraccio
Adriana

mercoledì 25 giugno 2008

25 giugno 2008 - ADRIANA DI NUOVO A PADOVA

Carissimi
eccomi qui. Per la verità, sono a Padova fin da domenica sera, ma poi sono stata travolta da una serie di grane. Insomma il solito conto arretrato che viene presentato a fine ferie.
Stamattina ho avuto la visita con l'anestesista. Niente di clamoroso, se non le mie solite perplessità. Lunedì prossimo devo rivedere il chirurgo per gli ultimi preliminari all'intervento, immagino. Mentre martedì primo luglio enterò in sala operatoria. Le incognite sono ancora tante. E sono quelle che mi pesano più dell'intervento in sé. Sono comunque andata all'Istituto di Bellezza per farmi pedicure, maschera al viso e massaggio. Insomma se devo "lasciarci la pelle", preferisco che sia liscia e morbida ;-)
Questa è la versione corta per i frettolosi, il "cazzeggio puro" arriverà nella prossima mail che spero di scrivere stanotte, quando sarà più fresco.
Un abbraccio
Adriana

11-13-14-25 giugno- ADRIANA: diario postumo e lettera di Marina























































11 GIUGNO – ADRIANA-DIARIO POSTUMO



Appena finita l'ultima chemio, mio figlio Filippo mi ha portato direttamente alla mia casa al mare di Lignano. Lui è subito ripartito perché aveva una montagna di lavoro arretrato, ma io sono stata ben felice di essere immersa nel verde di un "villaggio" completamente spopolato, con l'unica compagnia di uccelli e scoiattoli. Con tutta la calma disponibile e lunghe pause per riprendere fiato ho fatto del micro-giardinaggio e mangiato le nespole giapponesi del mio albero straordinariamente carico. Sarà stata l'aria marina, ma la stanchezza post-chemio mi è sembrata meno pesante, anche se la bottiglia dell'acqua calda è diventata la mia inseparabile coperta di Linus.
Non sono rimasta sola a lungo: dopo qualche giorno è arrivato Stefano a darmi "man forte" con i fiori.
Un abbraccio
Adriana


13 GIUGNO – ADRIANA-DIARIO POSTUMO
Giorno di vendemmia delle nespole: arruolati Alberto e Isabella (i miei vicini) e il capelluto giardiniere Luciano. I frutti più alti sono stati lasciati agli scoiattoli che li sbucciano accuratamente prima di papparseli. Che intenditori!
Alla fine, il meritato "taiut" che in friulano è una pausa segnata da un piccolo bicchiere (taiut appunto) di vino.
Un abbraccio
Adriana



14 GIUGNO – ADRIANA-DIARIO POSTUMO








E come farsi mancare una bella grigliata di pesce? E' arrivata anche Carla, che mi ha portato una fantastica cuffia da bagno stile anni '50-'60, ma la sfoggerò solo quando la piscina supererà gli attuali 24-25 gradi. BRRRRR...
Un abbraccio
Adriana


25 GIUGNO – ADRIANA-DIARIO POSTUMO









Sono partiti tutti, così nell'improvvisa tranquillità cerco di fotografare gli scoiattoli che entrano nella casetta per le noci che mi ha costruito il mio vicino Alberto. Invece niente da fare, neppure se mi alzo all'alba! Sono bestiole che stanno estremamente all'erta. Anche il solo alzare la macchina fotografica le mette in fuga.
In questi giorni sono anche apparsi i famosi "cerchi nel grano" in un campo di un paese vicino. Ma non ho mezzi per arrivarci... mi sarebbe piaciuto metterci il naso. Si sentono tante versioni sulla loro esecuzione...
Un abbraccio
Adriana








mercoledì 11 giugno 2008

11 giugno 2008 - (6 giugno, diario postumo)


















Carissimi
non so se la chemio ha il potere di generare campi elettrici di energia negativa, ma da una decina di giorni mi sembra di vivere in mezzo ad un poltergeist. Oddio, io avevo già una certa predisposizione a far saltare le lampadine (in media un paio al mese), ma ora - via! - si esagera! Prima di partire da casa ho dovuto fronteggiare in rapida successione la rottura del frigorifero, un tracollo del congelatore, il colasso del citofono... prima che l'epidemia raggiungesse anche la lavatrice me la sono svignata qui nella casa al mare sperando di trovare un po' di tranquillità, invece il pc o il server che siano mi stanno nevrotizzando.
Ma facciamo un passo indietro.
Prima di partire sono venute a trovarmi le mie due ex colleghe di redazione Alberta e Morena. Una serata all'insegna del kebab a domicilio e di quelle risate che solo fra donne si riescono a fare, soprattutto scambiandosi le proprie debolezze. Morena (la bella moretta al centro della foto) ha superato noi due in facezie quando ci ha raccontato di aver partecipato a Rimini alle selezioni per "Donna-Avventura", un programma televisivo che non ho mai visto ma che sembra vada in onda su Rete 4. In un "percorso di guerra" sorvegliato da zelanti militari che se la ridevano sotto i baffi ha dovuto - fra l'altro - attraversare un ponte tibetano, inerpicarsi in mountain bike e rotolarsi in un tunnel di fango. Finalmente, giunta sfinita e quasi impresentabile davanti al giudice... ha scoperto che le giornaliste non erano ammesse, così come specificato dal regolamento, che lei non aveva letto. :-))))))))))))))))))))))))
Alberta da parte sua ci ha deliziate con le vicende del suo coro "Coristi per caso", che in questi giorni ha goduto di una pubblica esibizione... di cui non so ancora gli esiti.
Oltre alla foto di noi tre nella mia cucina, allego anche quella del ruspante mazzo di rose che mi ha portato Alberta dal suo giardino: da notare la carta-regalo consistente in due pagine de "Il Mattino di Padova" (a cui auguro tutte le spine del caso), nonché la rustica legatura fatta con un pezzo di corda raccattato, credo, dal bidone delle immondizie.
Un abbraccio
Adriana

martedì 10 giugno 2008

10 giugno 2008 - Razzicurazioni...

Carissimi
rassicuro tutti. Questi giorni del "dopo ultima chemio" non sono stati peggiori del solito, cioè abbastanza buoni, ma ho avuto problemi con il pc: ricevevo la posta, ma non riuscivo a spedirla. Ora sembra tutto a posto, ma ho un server che fa schifo. Risponderò alle mail personali arretrate e vi racconterò un po' della mia "quotidianità marinara" :-)
Per le difficoltà che vi ho detto, forse vi sono arrivati oggi da parte mia dei "doppioni". Scusatemi per l'intasamento. A questo proposito invito nuovamente a rispondermi personalmente su adregina@tin.it e non a tutti in indirizzo, oppure di servirsi dei blog mio www.adregina2.blogspot.com o di quello dei Tre dell'Ave Maria antonio-giuseppe-fernando.blogspot.com
A presto
Adriana

giovedì 5 giugno 2008

5 giugno 2008-Finalmente sono in "libertà vigilata"...

Carissimi,
Aaahhh, finalmente sono in "libertà vigilata"... Certo che i "globuli bianchi" sono proprio degli stronzi! Martedì erano ben sotto il minimo consentito per la chemio, mentre oggi - giovedì - sono tornati in quota. Quindi domani approdo finalmente all'ultima seduta. E speriamo che non ci siano sorprese, perché subito dopo la chemio (in genere comincio a star male in nottata) mio figlio Filippo mi accompagna nella mia casa al mare dove spero di restare fino al 25 giugno, giorno dell'appuntamento con l'anestesista.
Avrò con me il pc, quindi continueremo a sentirci via mail o con il cel.
Un abbraccione
Adriana

mercoledì 4 giugno 2008

4 giugno 2008-resoconto non-telegrafico

Carissimi
se avete tempo e voglia, questa è il resoconto non-telegrafico dell'infausta giornata di ieri. Non che il chirurgo mi abbia detto cose che già non mi aspettassi, anche se un po' peggiorative. E comunque sentirsele dire danno quella "sostanza" che prima mancava. Che dire? "Quando il gioco si fa duro, solo i duri coimnciano a giocare".

VISITA

La massa è rimasta praticamente inalterata, anche se non più infiammata e leggermente più mobile. La chemio dovrebbe aver impedito un'ulteriore espansione e l'immissione in circolo di eventuali metastasi.

INTERVENTO

E' stato fissato per il primo luglio perché serve una pausa minima di almeno tre settimane dall'ultima chemio. Sarà di tipo demolitivo, ascella compresa. Paradossalmente, se tutto andrà bene, mi sarà vuotata anche l'ascella destra, ma la decisione sarà presa dal chirurgo in "corso d'opera", mentre se va male la destra non verrà toccata. Comunque previo mio consenso prima di entrare in sala operatoria. Il motivo è questo: se in cancro alla sinistra, pur esteso, si mostra completamente asportabile (al di là di ogni ragionevole dubbio) si procederà anche alla prima fase di ricostruzione, che comunque potrebbe aver bisogno anche di un anno intero e raggiungerà un risultato parziale in quanto si partirà da una superficie completamente piatta. In pratica inseriranno sotto pelle un palloncino (espansore) che verrà molto gradatamente gonfiato fino a fare sufficientemente spazio ad una protesi definitiva con ricostruzione del capezzolo. Ovviamente tutto ciò non verrà messo in moto se ci saranno zone cancerogene residue non operabili e semmai trattabili in modi diversi. Se invece si propende per la ricostruzione, si trende necessario vuotare completamente anche la destra: questo sia per "pareggiarla" con l'altra o con l'inserimento di una protesi sarebbe sensibilmente più grande, sia soprattutto perché ha questo nodulo che, pur essendo per ora benigno, avrebbe necessità di continui controlli, essendo di origine natura calciforme esattattamente come il fratellino che poi ha preso una pessima strada. Secondo il chirurgo, comunque, intervenire su una o due mammelle contemporaneamente non comporta un aggravio dell'intervento. Come dicevo, il seno destro non sarà invece toccato, se quello di sinistra si presenterà troppo disastrato.
In entrambi i casi, dovrò affidarmi alla radioterapia, in quanto la chemio "ha già dato quello che poteva", come ha asserito il chirurgo.
Mi resta comunque un'altra scelta: infischiarmene della ricostruzione, ricorrendo ad una protesi a sinistra e tenermi la tetta quasi sana a destra.

POST INTERVENTO

In questo contesto ancora molto in evoluzione non sono pronosticabili tempi, né possibilità di guarigione. Circa gli effetti collaterali del vuotamento dell'ascella, il chirurgo si è mostrato piuttosto ottimista: dice che ormai le tecniche sono molto raffinate e che la "sindrome del braccio gonfio" è praticamente scomparsa, soprattutto in persone come me "piuttosto magre".

TELEFONO

Come avrete constatato ho entrambi i telefoni staccati: non è perché sto male, ma sento il bisogno di stare defilata, anche perché sono facile alla stanchezza e devo economizzare le forze per far fronte all'ordinario.
Ora vado a letto e leggere e a dormire. Ho anche cose belle da raccontarvi. Se mi sento, le scrivo verso sera.
Un abbraccio
Adriana

martedì 3 giugno 2008

3 giugno 2008 - Sarò telegrafica...

Carissimi
sarò telegrafica perché, per vari motivi, ho avuto una giornata pesantissima.
Visita col chirurgo: intervento il primo luglio su uno o entrambi i seni. La chemio non ha combinato molto. Il cancro continua ad essere molto grosso. Già preventivato anche lo svuotamento dell'ascella.
Chemio: la seduta di domani è saltata perché i miei globuli bianchi hanno fatto un grosso capitombolo.
Un abbraccio
Adriana