venerdì 31 luglio 2009

sdraio


Ho ricoperto le macchie di ruggine di questa vecchia sdraio con nastri colorati. L'effetto è gradevole e spiritoso. Credo dovrei fare la stessa cosa con me, visto che sono caduta per la seconda volta in due settimane. Stamattina ero nell'ultimo pezzo di percorso che ho preso l'abitudine di fare appena mi sveglio (4-5 chilometri a passo molto veloce, perché ci metto 45 minuti), quando la pietra sporgente di un marciapiede mi ha fatto fare un volo di tre metri... con planata molto molto ruvida, così ora ho ginocchia e gomiti incerottati... che palle! Sarà perché le medicazioni sono bianche - in aggiunta all'occhio ancora giallastro dall'ultima caduta per le scale - ma sembro più uscita da un incontro di pugilato che non una vecchia sdraio dignitosamente restaurata! UFFFAAAAAAA
Abbraccio sul nervoso
Adriana

foto grigliata







Venerdì sera grigliata da Luciano e Sandra. Io ho anche rubato qualche pannocchia giovane dal capo vicino per farle alla griglia. Peggio, Isabella è andata nell'orto di Luciano e ci siamo porate a casa due borse di verdure squisite e strettamente biologiche.
Quanto è bello vivere a contatto con la terra invece che con il cemento!
Però capisco che spesso le due cose non sono conciliabili.
Un abbraccione soprattutto a Sandra e Luciano.
Ma voi tutti che fate a Ferragosto?
Vi aspetto, ovviamente, anche perché è la mia settimana buona :-)))))))))).
Adriana

Fernando


Oggi va meglio.
Stamattina presto, ho fatto una camminata a passo molto sostenuto, anzi qualche tratto a corsettina, di quasi un'ora, tenendo d'occhio il cardiofrequenzimetro, cioè fra i 120 e i 130 battiti.
Poi, a mezzogiorno, ho affrontato la piscina, buttandomi di brutto, invece che aspettare di acclimatarmi. Così ho capito il problema. Non era solo che non riuscivo a riscaldarmi. Il fatto dell'oppressione al petto è determinato dai muscoli che sono stati interessati all'intervento. Io sono ancora niente o poco sensibile dal gomito allo sterno. Oltretutto la radioterapia ha irrigidito tutta la zona. Quindi l'acqua fredda aumentava la contrazione, dandomi la sensazione di peso sul petto.
Ora che l'ho capito non mi fa più paura. Stasera allungherò le bracciate, come oggi, e con esse i muscoli. Io ho un ottimo rapporto con l'acqua, non intendo guastarlo.

Nell'occasione vi mando una splendida foto che ho fatto a Fernando. Lui è un soggetto difficilissimo perché non sta mai fermo, esattamente come gli scoiattoli. Però questa l'ho rubata e, finalmente, è LUI!

Smack

scoiattoli dispettosi


Eccolo qua, cara Pierina. Stamattina alle 7 si è presentato puntuale a colazione, subito dopo seguito da altri due compari. Come foto non è un granché, ma appena sveglia è già qualcosa se mi vedo la punta del naso e gli scoiattoli non hanno la vocazione di stare in posa! Visto che occhietto adamantino? Sono comunque ancora piuttosto magrolini, bisognerà attendere l'autunno per vederli diventare grassi e lucidi come castagne.
Smack
Adriana

una serta "brillante"




Ieri sono venuti a trovarmi Pierina e Onofrio e, nel pomeriggio, anche Fernando.
Pierina ha fatto la siesta in giardino dormicchiando con un occhio solo, l'altro l'ha tenuto ben spalancato perché era curiosissima di vedere gli scoiattoli... Invece i fetentoni, per la prima volta da quando sono qui, non si sono fatti vivi.

Il dopo cena è stato molto divertente, perché Fernando (l'orafo) aveva portato con sé un campionario delle sue creazioni che hanno fatto "impazzire" noi signore, vicine comprese. Io stessa, che non sono particolarmente attratta dai gioielli, mi sono innamorata di un bracciale a serpente (pezzo unico) ma purtroppo dal prezzo proibitivo, anche se fatto da un amico come Fernando. Non importa, neppure una serata in allegria ha prezzo e questa è arrivata gratis, brillando di risate come pietre e metalli preziosi.

Con affetto
Adriana

partenza per il casinò




... e rieccomi :-)))))))).
Visto che già trabboccavo di gioia per l'ottimo esito della laurea, perché non concedermi una puntata
al casinò appena oltre frontiera (40 minuti d'auto).
Io e il Baby ci siamo messi in tiro e viaaaaa.....
Programma per il giorno dopo "Un matrimonio sloveno". Ma ora non ho tempo di raccontarvi, perché - sempre con il Baby - sto per tornare a Padova: domani è giorno di terapia.
Alla prossima volta.
Un abbraccio
Adriana

Albe e tramonti...







Vi assicuro che succede! Ovvero rendersi conto che alba e tramonto non sono poi così scontati. Chi non ha mai visto un'alba e un tramonto nella propria vita? Ne ho visti un sacco, mi sono detta! Ma mai su e giù dal mare. Cioè, il sole che si alza e poi si immerge nel mare, senza niente che si frapponga, tanto da sentirlo sfrigolare come una padella rfovente immersa nell'acqua fredda.
Marie Therese, la mia grande amica a Malta, è una persona pratica: si è organizzata per farmi vedere il sole sia al tramonto da una costa (prime due foto) sia all'alba, con una levataccia, dall'altra costa (le due altre foto). E, in entrambi i casi, siamo rimaste lì instupidite di dolcezza per una cosa che comunque avvine due volte al giorno e per tutti i giorni della nostra vita.
Io sarò di parte nei confronti del mare, ma un tramonto dietro le rocce di una montagna mi sembra una monetina che cade in un salvadanaio; invece lo stesso sole diventa un pesce pagliaccio quando si tratta di scomparire dentro e fuori del mare... si abbandona ad effetti speciali tanto che ti sembra di spadellare qualcosa di buono, con tanti profumi di erbe e di salso, dentro una padellona indorata dal bollore.
A volte bisognerebbe andare a caccia delle cose scontate per trovare quelle speciali.
Smack
Adriana



domenica 19 luglio 2009

compleanno di Ale







COMPLEANNO DI ALE
Oggi stato il compleanno di Ale. Lui è persona piuttosto schiva, ma perché negargli un risveglio gioioso? Con tutti i decori che lui odia! Tanto mi sono comunque svegliata alle 5, perché gli scoiattoli erano incazzatissimi, perché avevo dimenticato di comperare le noci... Così mi sono messa a gonfiare palloncini... cosa che odio, perché ho sempre paura che scoppino e il rumore mi dà un grande fastidio. E poi il pif pif della pompa faceva incazzare ancora di più gli scoiattoli. Certo che capirsi è un problema! Alla fine il "baraccone" è venuto su e... clap, clap, clap per Ale. Il mio occhio melanzana è ... accattivante.

LIVIDI

Premesso che potevo rompermi l'osso del collo; che - statisticamente - qui a Villaggio Estate hanno tutti guadagnato lividi sulla curva della scala; che ero perfettamente sobria in quanto appena uscita da terapia; premesso tutto ciò, mi vengono le paturnie quando io mi sento chiedere COME? "Come" implica un giudizio. E' significativo di COME si cade da una scala? Si cade, e BASTA! Solo due le alternative: o la scala è in muratura e scivoli, o è a pioli e le alternative sono tantissime. Ma la mia è una scala in muratura e sentirmi chiedere COME sono caduta mi fa incazzare. Perché non c'è un modo premeditato di cadere, anzi qualcosa ti manca o ti è di troppo sotto il piede e poi non sai perché da una botta in testa il sangue scende in modo subdolo fino a istoriare un occchio che non c'entrava niente con la botta. E COME ti è successo questo marchio che ti guardano al supermercato come una attempata moglie violentanta?
Così, vi ricordate? Si torna al discorso delle cicatrici: le donne le nascondono, gli uomini le esibiscono. Sconfitta e vittoria scritte sul corpo ma con linguaggi diversi. E che io rifiuto.

STELLE

Mi è piaciuta questa sarabanda di albe e tramonti mandati per foto. Ancora non ho trovato qualcuno che mi spieghi la differenza. Però, poco fa, ero in terrazza a guardare le stelle. Sarò poco romantica, però... mi sono messa a pensare ad una graduatoria.
1) Il cielo, se non altro per verificare le previsioni del tempo.
2) Le nuvole, ma in genere l'osservazione è collegata al punto 1
3) Il Sole... si guarda se attira l'attenzione (e lo fa costantemente) oppure lo si dà per scontato.
4) La Luna, la si tira in ballo quando fa comodo. Però è un prodotto così popolare che alla fine la si guarda, se non altro perché cambia forma.
5) Invece delle stelle ci occupiamo poco.

Stasera ero lì a guardare le stelle e mi sono chiesta - nell'arco della mia vita - quante volte mi sono soffermata a guardare le stelle.... rispetto ai 5 punti sopra.
Ma di quante cose parliamo... senza neppure averle viste.

Ci sono

Adriana

giovedì 16 luglio 2009

mercoledì 15 luglio 2009

ULTIM'ORA

Sono cottA, COTTA, vedo solo l'ora di dormire, se ciò mi fosse concesso. Non si può stare né in piedi, né sdraiati. Magari spiegherò, ma in un altro mpmento e solo se saprò che può essere utile.
Terapia ieri. Oggi sono qui a Lognao. A Padova non si respirava. Notte infernale.
Risponderò a tutti voi, ma con calma.
Grazie
Adriana

venerdì 3 luglio 2009



Carissimi
il primo luglio è stato l'anniversario della mia trasformazione in amazzone. Ho celebrato degnamente, anche grazie all'amico Roberto (detto il Principe) che mi ha regalato un biglietto di prima fila per il concerto di Bocelli in piazza San Marco a Venezia. E il sito www.dormigratis.it mi ha offerto per soli 70 euro un magnifico hotel (tapezzeria coordinata con il copriletto, mobili bianchi e dorati in stile veneziano, balcone su giardino).
Il concerto è stato davvero un evento di altissima qualità (tutta musica lirica), ma ero un po' preoccupata per il cocktail pre-concerto previsto all'hotel Baglioni (...poco meno di 18 stelle) per tutti coloro che avevano il biglietto executive, ovvero con braccialetto di riconoscimento al polso.
IL CONCERTO
Accidenti, io qui nella mia casa al mare non ho granché da "cerimonia". Comunque un paio di sandaletti a infradito con pochette coordinata li avevo, così come un vestitino comprato dai cinesi, il tutto per un ammontare di neppure 50 euro. Certo che ho coraggio io nelle competizioni, visto che lo scontro sarebbe stato con gli Armani. Ma che volete... la classe non è acqua ;-)))))))))) Ovviamente la mia ;-) che ho percorso con somma disinvoltura il corridoio cosparso di petali di rosa bianca, mi sono fatta servire - unica - dal cameriere, visto che c'era il buffet, ma io avevo in una mano la pochette e nell'altra una coppa di champagne; ho ammaliato il saxofonista del trio, perché - unica - prestavo attenzione all'ottima musica; sono stata interpretata come "presenza misteriosa" perché - unica - a non essere accompagnata... ;-)))))))))) Quanto me la tiro, eh? Ma io sono una "contastorie"...
Insomma avevo poco da preoccuparmi per gli Armani, perché avranno anche avuto il biglietto executive da 350 euro, ma la faccia era quella degli imprenditori del Nordest: il "manager" della carne di Cartura con le guance rubizze; quello delle sedie di Udine con giacca nera su camicia bianca... come i camerieri; quella dei mangimi della Bassa (cazzarola, che mandibole... triturava gli eleganti stuzzichini come se fossero stati pan biscotto); quella che, accompagnata dal figlio nulla facente e con capelli spioventi impregnati di gel, scolava Bellini come Coca Cola accompagnadoli anche col baccalà mantecato! Che schifo... Colore imperante il nero, tanto va bene con tutto... frase che odio, perché implica indecisione.
Tralascio l'apparizione dei politici che si confondevano con l'imponente servizio di sicurezza... Tutto nero su nero. Io? verde bottiglia e giallo champagne, of course.
Sono arrivata col giusto ritardo e me ne sono andata con sacrosanto anticipo. Venezia è meglio, dovrebbe essere di chi se la merita.
MALEDUCAZIONE
Ricordo quando - da studenti - io e il mio ex marito andavamo a Venezia. Un panino con prosciutto e carciofini più una birra comperati a Padova, onde non farci salassare dai veneziani.
Ci sedevamo su un gradino sotto una delle colonne monumentali di piazza san Marco e consumavamo lo spuntino con l'eleganza di essere in un ristorante. Invece, sarò snob, ma fra sedere e stravaccarsi con un cartone di pizza per terra, vedo una grande differenza. Venezia è il Salotto del Mondo che concede trasgressioni a non finire, però soffre della volgarità.
Piazza San Marco, un'ora prima del concerto: una coppia di veneziani porta a spasso il cane evidentemente colpito da diarrea, perché lascia ho contato tre "pozze". Loro chiacchieravano e si fermavano per agevolare l'evacuazione... Stavo per esplodere in: "Ma che cazzo! Lo fareste cagare così nel vostro salotto?". Ma stavo andando al cocktail, ero nella parte della Signora distaccata dalla merda... quindi ho lasciato perdere.
Il giorno dopo: ho lasciato la borsa in albergo e mi sono gustata i dintorni (zona Canaregio). Davanti alla chiesa di Santa Lucia ho visto l'inesprimibile, ovvero la dimostrazione di come la Santa della Luce non riesca ad illuminare. Un'attempata turista aveva legato un'amaca fra l'inferriata di una finestra della chiesa e l'immancabile pozzo del "campiello". Leggeva e pescava dal frigo portatile le cibarie. Campeggio! E poi ce la prendiamo con gli extracomunitari!
Avevo voglia di trasformarmi in Cristo che scaccia i Mercanti dal Tempio... ma è arrivato il mio amico veneziano Carlo. Siamo andati a mangiare in un posto da non turisti. Lui è veneziano verace e come tale è scostante e sdegnoso con la turpitudine di veneziani e turisti.
LE FOTO
Qui non abbiamo mai pace ;-) Ale (a destra) ha introdotto l'arte del mosaico, baby è un allievo prezioso. Ecco il vassoio...
E io? Luciano mi ha portato le foglie di palma. Già mi sento nell'Isola dei Famosi...
(leggi e vedi seguito)





Et voilà :-) Gli scoiattoli avevano rosicchiato il vecchio cestino. Mentre Ale e baby mosaicavano, io ho intrecciato questo con le foglie di palma... gli scoiattoli hanno gradito!
Vi abbraccio
ps. Ora vado a pennicchellare perché stamattina - alle 6 - ho fatto footing, controllando il cardiofrequenzimetro. Che aggeggio strano!
Adriana in formissima