martedì 22 dicembre 2009

solo neve

Stupido da parte mia, mandarvi ancora una foto.
Anche l'anno scorso c'era la neve, inaspettata, come quest'anno.
E' caduta in una notte in cui non stavo bene. Ma continua a farmi sentire dentro una magia.
Le stanze si illuminano. E' come se tornasse l'estate, ma in un altro modo. Hai voglia di stare dentro, nel tepore, ma anche di stare fuori a respirare quel gelo pulito. E d'estate hai voglia di stare fuori, ma dentro per evitare il caldo.
Le stagioni sembrano un'amaca che vorrei agganciare ai Poli e dondolarmi da un lato all'altro della Terra.
Ma quando mi alzo a fatica dal divano e mi vedo così grossa a causa del cortisone, mi diventa difficile sognare e dormire. Mi sento punita, non assolta.
Adriana

domenica 13 dicembre 2009

auguri di cuore

Carissimi
due anni fa ho inaugurato una Non-Vita che mi ha portato a pensare all'essenziale. Vivere nella normalità, ma tenendomi centrata su ciò che ha senso, anche se sembra insensato.
L'anno scorso, subito dopo Natale, ho fatto una "potatura" fra amici e conoscenti. Cioè fra chi senti in qualche modo radicato dentro e chi invece è chioma al vento. Mi ero giustificata dicendo che avevo acquisito il valore del tempo, anzi del perdere tempo.
Ora, ad un anno di distanza, mi ritrovo con la stessa voglia di "potatura", ma in modo diverso. La prima era stata dettata dallo "sdegno", questa seconda dall'egoismo. Nessuna delle due è edificante, ma è comunque coerente. E non vi tedierò con le spiegazioni.
Ora sto vivendo come con un'assicurazione sulla vita: più vivo, più ci guadagno. Però... adoro Gianna Nannini, quando urla: "Ma la vita è la miaaaa". E anche... "Siamo noi la California, siamo noi la libertà..." .
Vi aspettavate citazioni colte? tipo Nietzsche: "Quando guardo l'abisso non so se sono io che lo guardo o se è lui a guardare me".
Ne volete un'altra? E' particolarmente sulla notizia, visto che alla Scala c'è stata la Prima di "Carmen" e ci hanno rotto i coglioni per giorni.... "C'è un certo fascino nel trovarsi vicino ad un essere pericoloso, soprattutto quando lo si sente dolce e socievole" (Prosper Mérimée".
Sì, ora mi sento un "essere pericoloso", perché ho attraversato il deserto, ho bevuto la mia urina (metaforicamente) pur di farcela; mi sono fatta ustionare dal sole della radio; avvelenare da piante infide... vi ricordate il tasso barabasso che entrava nella mia chemio, ma che è anche un veleno usato da Agata Crhistie? Gli altri Ninja chimici mi hanno sfibrata, invecchiata, deturpata. Ma vivo bene con il mio seno sano e con quello fantasma, ma ricettivo.
Però ancora non mi sono abituata a tante cose.
Qui, secondo me, ci va una sfilza di ;-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))) altrimenti viene a mancare la leggerezza nel raccontare con un mezzo che non è consono alle sfumature.

Ho paradossalmente trasgredito alla regola dell'informazione: dare la notizia all'inizio ed essere sintetici nella spiegazione.

AUGURI DI CUORE

Sms e mail hanno abituato a mandare auguri come in catena di montaggio. Unico per tutti, anche per quelli che non c'entrano più e si stupiscono di riceverli.
Voi fate quello che volete, io preferisco mandarvi un augurio che dimostri come ho pensato con affetto inviandolo.
Comincio oggi.
Un abbraccio
Adriana

venerdì 11 dicembre 2009

presepio


Come si fa a festeggiare senza il Festeggiato? Il compleanno, o almeno il pretesto di compleanno, è Suo no? E' stato bravo a riunire così tanta gente diversa, quindi, non solo per la nostalgia dei miei presepi dell'infanzia, ma per essere "politicamente corretta", dedico ogni anno un angolino che ricordi la Sua nascita. L'anno scorso, no! E' stato un anno anomalo, avevo più bisogno di tranquillità che di festeggiamenti. Anche l'amicizia, vi assicuro, può diventare un peso, quando non ci si sente più amici di se stessi. I figli stessi... ancora mi vergogno. Ero sotto Natale. Avevo cominciato le terapie nuove. Mi sentivo uno straccio. Invecchiata di dieci anni in cinque mesi. Ingiusto! La natura benigna fa invecchiare lentamente, i farmaci ti stroncano come in un video-game.
Ho fatto ai figli una terribile scenata di lacrime e accuse. Mi sentivo dentro un nido marcio, volevo allontanarli anche a costo di calci nel culo. Ero così preoccupata ... per la mia inabilità... che poteva condurre alla morte, da sentire il desiderio di insultarli, purché acquisissero autonomia... anche da me... che potevo non esserci più. Ridicolo! La separatezza non obbedisce ad alcun ordine di misura e di tempo.
Però mi sento ancora colpevole per quell'improvvisa sfuriata. Che hanno capito? Erano talmente tante le interpretazioni, che ancora cammino sul bilico di quel ricordo.

Stamattina avevo tutt'altro da fare, fra cui un'analisi del sangue, anche se niente di urgente.
Il cambiamento può essere impercettibile. "Ho il cancro, posso morire". "Non ce l'ho più, riprendo a vivere". Devi nuovamente riorganizzarti. In questo periodo di transizione non è facile. Sono portata a dubitare di tutti e di tutto. Vivere a giornata difficile, semplicemente perché sai che avrai altre giornate. E ti sembra di aver sprecato tutto il lavoro che hai fatto in te stessa.

Confusione, tanta confusione.

Questo piccolo Presepio... nella mia confusione... vi parla.

Grazie
Adriana

mercoledì 9 dicembre 2009

albero finito


Ecco, non c'è molto da dire o da ridire. Sono passati quasi due anni di avventura insieme. Quest'albero è un po' meno gelato dell'anno scorso, ma so che vi darà comunque calore se verrete alla festa del 24. Vi aspetto insime a chi vorrete, ma preparatevi alla lotteria (premi per tutti) il cui ricavato andrà sia all'Airc (ricerca cancro), sia - come sempre - ad Emergency,
Portate qualcosa da mangiare, un po' di vino da bere e tutti gli amici che avete...
Cominciate da subito a dirmi chi verrà, se non altro per il quantitativo di biccchieri di plastica :_)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
Vi abbraccio, grazie per un così lungo sostegno.
Adriana

mancanza di indagine

Sono riluttante a scrivere questo, ma che sta succedendo? Io non sono allarmista, anzi odio questi media che gridano per qualunque cosa, senza dare misura di peso ad alcuna, però sta succednso qualcosa di anomalo. Una donna su dieci nel Veneto, disse il chirurgo che mi operò, ed ebbe modo di ribadirlo in una rete televisiva locale, sviluppa il cancro al seno.
Non ho modo di dubitare di queste statistiche. A meno che io non sia particolarmente sfigata, amiche ed amiche delle mie amiche, nonché madri anziane e quant'altro... si trovano con il cancro al seno. E qui mi perdo... nei miei pensieri... che non possono essere dati, perché sono comunque parziali. Ma c'è qualcuno che può prendersi la responsabilità di ciò che sta succedendo?
Io non faccio parte di alcuna associazione, accolgo testimonianze, e non tramite al blog. Solo con la mailig-list. Sembra una grandine.
Vorrei ripormi in gioco come giornalista. Inchiodare chi non parla. Parlare di mammografie che si spostano da un anno a due, di cancri che si sviluppano in quattro mesi, di ecografie al seno fatte solo a pagamento.
Ma che sta succedendo?
Da dove arrivano la violenza per gettarti nella pena senza respiro, l'imbroglio per prospettarti il taglio di uno o due seni e proproti di ricostruirlo a 70 anni (ricordate l'episodio?)

A me sembra terribile questa mancanza di indagine.

Adriana