venerdì 3 luglio 2009



Carissimi
il primo luglio è stato l'anniversario della mia trasformazione in amazzone. Ho celebrato degnamente, anche grazie all'amico Roberto (detto il Principe) che mi ha regalato un biglietto di prima fila per il concerto di Bocelli in piazza San Marco a Venezia. E il sito www.dormigratis.it mi ha offerto per soli 70 euro un magnifico hotel (tapezzeria coordinata con il copriletto, mobili bianchi e dorati in stile veneziano, balcone su giardino).
Il concerto è stato davvero un evento di altissima qualità (tutta musica lirica), ma ero un po' preoccupata per il cocktail pre-concerto previsto all'hotel Baglioni (...poco meno di 18 stelle) per tutti coloro che avevano il biglietto executive, ovvero con braccialetto di riconoscimento al polso.
IL CONCERTO
Accidenti, io qui nella mia casa al mare non ho granché da "cerimonia". Comunque un paio di sandaletti a infradito con pochette coordinata li avevo, così come un vestitino comprato dai cinesi, il tutto per un ammontare di neppure 50 euro. Certo che ho coraggio io nelle competizioni, visto che lo scontro sarebbe stato con gli Armani. Ma che volete... la classe non è acqua ;-)))))))))) Ovviamente la mia ;-) che ho percorso con somma disinvoltura il corridoio cosparso di petali di rosa bianca, mi sono fatta servire - unica - dal cameriere, visto che c'era il buffet, ma io avevo in una mano la pochette e nell'altra una coppa di champagne; ho ammaliato il saxofonista del trio, perché - unica - prestavo attenzione all'ottima musica; sono stata interpretata come "presenza misteriosa" perché - unica - a non essere accompagnata... ;-)))))))))) Quanto me la tiro, eh? Ma io sono una "contastorie"...
Insomma avevo poco da preoccuparmi per gli Armani, perché avranno anche avuto il biglietto executive da 350 euro, ma la faccia era quella degli imprenditori del Nordest: il "manager" della carne di Cartura con le guance rubizze; quello delle sedie di Udine con giacca nera su camicia bianca... come i camerieri; quella dei mangimi della Bassa (cazzarola, che mandibole... triturava gli eleganti stuzzichini come se fossero stati pan biscotto); quella che, accompagnata dal figlio nulla facente e con capelli spioventi impregnati di gel, scolava Bellini come Coca Cola accompagnadoli anche col baccalà mantecato! Che schifo... Colore imperante il nero, tanto va bene con tutto... frase che odio, perché implica indecisione.
Tralascio l'apparizione dei politici che si confondevano con l'imponente servizio di sicurezza... Tutto nero su nero. Io? verde bottiglia e giallo champagne, of course.
Sono arrivata col giusto ritardo e me ne sono andata con sacrosanto anticipo. Venezia è meglio, dovrebbe essere di chi se la merita.
MALEDUCAZIONE
Ricordo quando - da studenti - io e il mio ex marito andavamo a Venezia. Un panino con prosciutto e carciofini più una birra comperati a Padova, onde non farci salassare dai veneziani.
Ci sedevamo su un gradino sotto una delle colonne monumentali di piazza san Marco e consumavamo lo spuntino con l'eleganza di essere in un ristorante. Invece, sarò snob, ma fra sedere e stravaccarsi con un cartone di pizza per terra, vedo una grande differenza. Venezia è il Salotto del Mondo che concede trasgressioni a non finire, però soffre della volgarità.
Piazza San Marco, un'ora prima del concerto: una coppia di veneziani porta a spasso il cane evidentemente colpito da diarrea, perché lascia ho contato tre "pozze". Loro chiacchieravano e si fermavano per agevolare l'evacuazione... Stavo per esplodere in: "Ma che cazzo! Lo fareste cagare così nel vostro salotto?". Ma stavo andando al cocktail, ero nella parte della Signora distaccata dalla merda... quindi ho lasciato perdere.
Il giorno dopo: ho lasciato la borsa in albergo e mi sono gustata i dintorni (zona Canaregio). Davanti alla chiesa di Santa Lucia ho visto l'inesprimibile, ovvero la dimostrazione di come la Santa della Luce non riesca ad illuminare. Un'attempata turista aveva legato un'amaca fra l'inferriata di una finestra della chiesa e l'immancabile pozzo del "campiello". Leggeva e pescava dal frigo portatile le cibarie. Campeggio! E poi ce la prendiamo con gli extracomunitari!
Avevo voglia di trasformarmi in Cristo che scaccia i Mercanti dal Tempio... ma è arrivato il mio amico veneziano Carlo. Siamo andati a mangiare in un posto da non turisti. Lui è veneziano verace e come tale è scostante e sdegnoso con la turpitudine di veneziani e turisti.
LE FOTO
Qui non abbiamo mai pace ;-) Ale (a destra) ha introdotto l'arte del mosaico, baby è un allievo prezioso. Ecco il vassoio...
E io? Luciano mi ha portato le foglie di palma. Già mi sento nell'Isola dei Famosi...
(leggi e vedi seguito)





Et voilà :-) Gli scoiattoli avevano rosicchiato il vecchio cestino. Mentre Ale e baby mosaicavano, io ho intrecciato questo con le foglie di palma... gli scoiattoli hanno gradito!
Vi abbraccio
ps. Ora vado a pennicchellare perché stamattina - alle 6 - ho fatto footing, controllando il cardiofrequenzimetro. Che aggeggio strano!
Adriana in formissima

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