venerdì 11 dicembre 2009

presepio


Come si fa a festeggiare senza il Festeggiato? Il compleanno, o almeno il pretesto di compleanno, è Suo no? E' stato bravo a riunire così tanta gente diversa, quindi, non solo per la nostalgia dei miei presepi dell'infanzia, ma per essere "politicamente corretta", dedico ogni anno un angolino che ricordi la Sua nascita. L'anno scorso, no! E' stato un anno anomalo, avevo più bisogno di tranquillità che di festeggiamenti. Anche l'amicizia, vi assicuro, può diventare un peso, quando non ci si sente più amici di se stessi. I figli stessi... ancora mi vergogno. Ero sotto Natale. Avevo cominciato le terapie nuove. Mi sentivo uno straccio. Invecchiata di dieci anni in cinque mesi. Ingiusto! La natura benigna fa invecchiare lentamente, i farmaci ti stroncano come in un video-game.
Ho fatto ai figli una terribile scenata di lacrime e accuse. Mi sentivo dentro un nido marcio, volevo allontanarli anche a costo di calci nel culo. Ero così preoccupata ... per la mia inabilità... che poteva condurre alla morte, da sentire il desiderio di insultarli, purché acquisissero autonomia... anche da me... che potevo non esserci più. Ridicolo! La separatezza non obbedisce ad alcun ordine di misura e di tempo.
Però mi sento ancora colpevole per quell'improvvisa sfuriata. Che hanno capito? Erano talmente tante le interpretazioni, che ancora cammino sul bilico di quel ricordo.

Stamattina avevo tutt'altro da fare, fra cui un'analisi del sangue, anche se niente di urgente.
Il cambiamento può essere impercettibile. "Ho il cancro, posso morire". "Non ce l'ho più, riprendo a vivere". Devi nuovamente riorganizzarti. In questo periodo di transizione non è facile. Sono portata a dubitare di tutti e di tutto. Vivere a giornata difficile, semplicemente perché sai che avrai altre giornate. E ti sembra di aver sprecato tutto il lavoro che hai fatto in te stessa.

Confusione, tanta confusione.

Questo piccolo Presepio... nella mia confusione... vi parla.

Grazie
Adriana

Nessun commento: