domenica 12 ottobre 2008


Buon lunedì a tutti
Sto cercando di riemergere da questa ultima chemio che è stata un po' cattivella, o forse sono io che ho accumulato "scorie venefiche". E vabbé, ormai è andata. Ora dovrei riprendermi giorno per giorno.
Ieri sono stata a pranzo con i figli a "La Vecchia Brenta", un ristorante che mi piace molto. E il tempo splendido ha fatto da vivificante cornice. (nella foto, appena finito di pranzare... possibile che sono diventata così piccola?). Ma io mi sono ugualmente stancata molto, tanto da dovermi rifugiare a letto per il resto del pomeriggio. Stancata a fare che? vi chiederete. Anche se eravamo all'aperto, il rumore e il chiacchiericcio agli altri tavoli mi hanno frastornata. Sento più che mai bisogno di quiete. Purtroppo siamo tutti costretti ad una vita chiassosa, ad un silenzio rumoroso, alla condanna del branco. E' strano come siamo pronti a metterci a dieta per il cibo, ma non per il rumore. Ricordo la quiete della Biblioteca Nazionale di Malta con i suoi sommessi scricchiolii e, soprattutto, gli odori: quello secco e polveroso degli antichi scaffali di legno, quello farinoso dei libri, ma di più mi è rimasto impresso quello degli schedari a mano con i loro cassettini odorosi di spezie. Sì, un profumo pungente e aromatico - tipo curry forse - che mi faceva venire l'acquolina in bocca. Ci ripensavo al ristorante, cercando di scacciare un filo di nausea che mi aveva colto.
Naaaa, tranquilli, non sto meditando di entrare in un convento di carmelitane scalze... Anzi mi attende una settimana piuttosto impegnativa, visto che sono diventata una "donna ad alta manutenzione".
Un abbraccio
Adriana


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