lunedì 7 settembre 2009

La Paura peggio del Terrore

ok, Alessandra, eccomi.
Probabilmente non ti risponderò a tono, perché sono tante le cose fra le quali faccio slalom e che tu affastelli. Ma vedo che hai capito la mia "riluttanza". Sì è vero che ti ho chiesto più informazioni, che essenzialmente però si riducevano a una: tua sorella sa (?) - senza dubbio sa - che sta morendo di cancro? Soprattutto, che le resta poco? Non volevo i dettagli sulla situazione clinica, ma solo capire se le avrei potuto parlare a "cuore aperto". Ora so che lei sa, e, in questo caso, le parole servono a poco. Ognuno sceglie come vuole l'ultimo tratto della propria vita, se la morte è annunciata.
Il Rispetto di questa scelta è fondamentale per la Dignità della persona, in cui si è assolti anche nell'estremo imbroglio, se ciò serve ad arginare la reciproca disperazione.
Ale, la tua sofferenza diventerà peggiore di quella di tua sorella, se entrambe non troverete il modo di lasciarvi "andare". Mi sembra che lei ti stia dando una lezione di vita, non di morte.
Perché stai mischiando i tuoi ricordi di "pericolo di vita" per passate situazioni inerenti alla tua salute, con ciò che sta vivendo tua sorella? Tu ne sei fuori, lei c'è dentro. Fa una grande differenza, ti assicuro. Un conto è sapere che la morte è inevitabile (ci arrivano tutti), un conto è sapere come e quando arriva. Il cancro? Aahhahahhah, cosa da "bambini viziati". Pensa alle guerre "vecchio stile": da Troia alle trincee, quando si dorme anche se potrebbe essere l'ultima notte col risveglio.
Sempre più mi stupisco in merito all'arretratezza dell'umanità: siamo riusciti a capire che sole e luna sorgono e risorgono SEMPRE, le stagioni altrettanto, ma non riusciamo ad accettare che Vita e Morte fanno parte dello stesso ciclo. Gli antichi erano terrorizzati dalle eclissi, poi siamo scocciati perché "non esistono più le mezze stagioni", ora siamo estraniati nei confronti della morte, come se fosse ogni volta una novità. Eclissi: paura; clima: allarme; morte: terrore. Mi sembrano passi indietro, più che avanti.
Dolore.
Fisico e morale. Super assistiti, super ignorati, super anestetizzati con varie metodologie.
Il dolore non ha più spazio, così come non ce l'ha la morte. Cancella, cancella, cancella... poi resta la Paura. E la Paura è peggio del Dolore. Hai Paura che il Dolore aumenti, infine è la Paura che ti frega, non ciò che accade. Ciò che accade è comunque programmato nel nostro Dna, la Paura invece è ancestrale, è quella che frega la nostra razionalità, che ci riporta ad esseri primordiali. Il terrore porta a reagire, la paura rende inermi e apre la porta all'ansia, quella sensazione corrosiva come una mosca che sbatte contro un vetro, anche quando la finestra è aperta.
Adriana

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