lunedì 24 novembre 2008

In dono a chi la neve non ce l'ha...

Carissimi
non vi dico quanto malumore può mettere il lunedì perché non voglio davvero fare la femmina in menopausa ormono-dipendente. Però stamattina quando mi sono svegliata da una brutta notte dopo una sfiancante domenica, mi sono detta che davvero "Lassù qualcuno mi ama". Che dono meraviglioso è la neve. Ti da l'impressione di poter fare punto a capo. Quando, appena scesa dal letto, ho aperto le tende per vedere il tempo, sono rimasta come al solito estasiata. Tanti di voi sono di Padova, quindi la neve la stanno vedendo quanto me, ma altrettanti di voi vivono in altri luoghi dove questa benedizione non c'è stata. A questi ultimo va il mio dono, soprattutto agli amici maltesi, costretti a godersi un quasi perenne beltempo. Che pena mi fanno, GRRRRR.
Nelle foto: il giardino visto dal terrazzo e dalla finestra di cucina.
ps. Avevo una gran voglia di precipitarmi dal mio amico albero e coglierlo in questa veste candida, ma i miei pensieri sono incagliati. Andrei lì come chi, mentre ti sta parlando al telefono, ti mette in attesa perché ha un'altra chiamata. Lo considero estremamente sgradevole e maleducato.

Sì, "Lassù qualcuno mi ama", ma quando ho acceso il pc, stamattina, ho avuto la conferma che anche "Quaggiù sono amata", perché... come dire, le vostre mail sono molto toccanti e mi stupiscono sempre. Premetto che io non mi rileggo, quando vi scrivo, perchè ho molto pudore ad esternare ciò che provo. Scrivo di getto e archivio nel blog che lascerò in eredità ai miei figli, quando più serenamente potranno leggere delle mie peripezie. Oggi ho fatto un'eccezione: sono andata a rileggermi per verificare se le vostre belle parole scaturite dalla mia ultima mail non fossero esagerate o comunque condizionate dall'affetto. Be', la forma è buona, anche se gli manca una "limatina". E il contenuto? Sì, sono io. E nello stesso non lo sono. Mi sento così mutevole e fuggevole in questo periodo. Tiro fuori cose molto intime da me stessa e nel medesimo tempo tengo i telefoni staccati perché ho una voglia terribile di isolamento.
Avrete notato che questa mailing non l'ho aperta al dialogo e vi ho sempre invitato a contattarmi individualmente. Del resto non è nata per diventare un "forum", ma solo per informare tutti contemporaneamente di ciò che mi accadeva, anche se talvolta indulgo in cose che non c'entrano, ma che ho voglia di condividere con voi. Però stavolta mi sembra pertinente inoltrarvi la mail di Rossana, che è anche un approfondimento di ciò che volevo dirvi. Grazie Rossana.

"Mi lasci spesso senza parole. E' un filo sottile che mi unisce a te, Adri, condivido il tuo modo di pensare in maniera quasi assoluta. Lo sai esprimere molto meglio di me.
Confermo che i nostri incontri (come il tuo con l'amica estetista) non avvengono mai per niente.
Ricordo che circa 12 anni fa feci assistenza alla mamma di una compagna di liceo di Elena. Era stata operata da Pluchinotta ad un tumore al seno molto avanzato. Lei è tedesca e qui a Padova non aveva parenti. Mi ero offerta di aiutarla e lei ha accettato.
Non ero mai stata in ospedale a Padova e in quell'occasione imparai a muovermi lì dentro. Avevo la sensazione che stavo imparando qualcosa che doveva poi aiutarmi per un'esperienza più forte. E fu così: dopo circa sei mesi mio papà si ammalò di cancro al fegato e mi trovai da sola con lui ... Grazie a Susy avevo un bagaglio di nozioni che mi furono molto utili. Vedi Adri, è stata lei ad aiutarmi.
p.s.: ora Susy ha 63 anni - splendida donna, in gamba e molto monella!
Un bacione grande grande!
Adriana






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