venerdì 1 agosto 2008

Acqua fresca, acqua chiara - venerdì 1 agosto 2008 20.50

OOohps, mi ero dimenticata di raccontare il finale dell'impegnativa per la radiologa... Quella per i più smemorati che mi sono dovuta fare in fretta e furia dal mio medico in base nel corso di una mattinata già stressante di suo. Vi ricordate, sempre per i più smemorati, che mi ero seccata assai con la segretaria che aveva infilato la documentazione del mio chirurgo per i vari specialisti in buste sigillate da un'ilteriore giro di colla? Be', l'impegnativa era proprio lì dentro: è saltata fuori quando la radiologa ha lacerato la busta!!!
E non era la radiologa con cui avevo l'appuntamento, ma la sua sostituta. Già mi preparavo al peggio dell'inerzia degli assistenti... Invece la dottoressa Sara Pellizzari, sì ricordarsi di questo nome, è una persona davvero per bene. Forse pecco di parzialità perché è nata nel mio stesso giorno (solo che lei è del '73), ma finalmente mi ha dato una boccata di ossigeno in un percorso interpersonale a volte asettico, altre ridicolo, frustrante. Tranquilla, partecipe, per nulla frettolosa mi ha spiegato e organizzato tutto. Ha perfino telefonato al mio imprendibile oncologo per avere conferma sulle sue ipotesi terapeutiche di tempi e modi. Non solo: mi ha prescritto le creme da usare prima e durante la terapia, nonché mi ha accompagnato fino alla porta del reparto dove mi dovrò recare. Mi ha ricordato la canzone di Battisti "Acqua fresca, acqua chiara", forse per l'arsura - non solo metaforica - che continua ad affliggermi. Mi sento uno scolapasta: tanta acqua entra, altrettanto rapidamente esce.
Il solito abbraccione che mi fa tanto bene darvelo
Adriana

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