sabato 19 luglio 2008

Baleniera in disarmo...19 luglio 2008

Sono passati 20 giorni dall'intervento e devo dire che mi sentivo meglio 19 giorni fa rispetto ad ora. Possibile che, date le ottime premesse, la convalescenza si stia rivelando così lunga? Sono tutta uno scricchiolìo come una baleniera in disarmo, altro che amazzone! Ieri, ad esempio, ho avuto 38 di febbre e mi sono preoccupata perché temevo che magari si fosse infettata la ferita del drenaggio. Invece stamattina ero uno straccio, ma sfebbrata. Quindi sono andata - sempre rigorosamente a piedi - a fare la seduta di fisoterapia, però braccio e spalla ancora non si sistemano. Le giornate, comunque, trascorrono fulminee. Tutte le villette sono ormai occupate e io passo il mio tempo ad evitare di partecipare al modo più monotono di trascorrere il tempo: quello del "paciolar". Devo spiegare per quanti non sono veneti. In dialetto chiaccherare si dice "ciacolar", il che denota un'attività poco impegnativa, ma non del tutto priva di significato. Esiste poi il "paciolar" che, propriamente, sarebbe l'azione di masticare e rimasticare qualcosa di poco impegnativo in bocca. Ecco, "paciolar" è l'equivalente del parlare tanto per dare aria alla bocca, dove già l'affermazione "non esistono più le mezze stagioni" assurge a significati filosofici, rispetto al tono medio del "paciolar" che spazia dalle differenze tra la prima e l'ultima fila degli ombrelloni, alla temperatura della piscina, dalle prodezze alle coliche dei cani, ai centinaia di modi per accendere il barbecue. Per fortuna il mio stato di malata giustifica tutte le mie "fughe", senza sembrare scortese. Quello che mi secca di più è che tutto questo via vai di cani e di umani ha relegato gli scoiattoli alle cime più alte dei pini, proprio quando ormai avevano trovato la strada per venire da me a prendersi le noci.
Ok, non vorrei cadere anch'io nel "paciolamento". Quindi ci risentiamo domani. Vorrei parlarvi del mio fisioterapista.
Un abbraccio
Adriana

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