giovedì 31 luglio 2008

Da amazzone a centaura - 1 agosto 2008

Carissimi
innanzitutto mi scuso con tutti coloro a cui devo una risposta in privato, ma è incredibile come riesco a "consumare" le giornate.
Un breve aggiornamento del "bollettino dal fronte", alla luce degli ultimi sviluppi.
Sto abbastanza bene e sarò a Lignano fino a lunedì prossimo (4 agosto), in quanto martedì devo fare la prima chemio, mentre mercoledì avrò la "puntatura" per la radioterapia. Ma mercoledì pomeriggio sarò nuovamente a Lignano per proseguire la fisioterapia.
Questo il calendario dei miei prossimi mesi.
1) Quattro sedute di chemioterapia a distanza di tre settimane l'una dall'altra. Non posso fare nessun altro trattamento, perché c'è incompatibilità con quelli che seguono, quindi mi passerò molto tranquillamente il resto dell'estate qui al mare, salvo i rientri per le sedute di chemio. Mi sembra una pacchia insperata ;-)
2) Finita la chemio, farò la radioterapia (25 sedute giornaliere all'ospedale di Padova).
3) Conclusa la radio, comincerà la cura farmacologica con quel farmaco (Herceptin) che dovrebbe dare una sonora spazzolata alle metastasi.

DA AMAZZONE A CENTAURA

Martedì avevo appuntamento con la radiologa. Poiché da ottobre circa diventerà un tragitto quotidiano, ho pensato che tanto valeva mi "iniziassi" alla moto... guidata da mio figlio Michele, che ha buttato alle ortiche la sua patente auto. In realtà io mi sono sempre rifiutata di "sapere" che mio figlio ha quel motorone, figurarci a salire! Ma il fratello Filippo "automunito" era altrove, mi seccava ingrassare i taxisti padovani con quasi 25 euro per 6-7 chilometri fra andata e ritorno. Che sia chiaro: posso guidare, ma spalla e braccio non sono ancora così agibili per parcheggiare la mia Mini senza servo-sterzo nell'autosilos circolare vicino all'ospedale o in analoghe situazioni che richiedono muscoli. Però in mattinata ero comunque andata all'ambulatorio di analisi mediche perché - mi hanno telefonato - si erano dimenticati di consegnarmi parte dei referti, ma l'oncologo che mi aveva visto il giorno prima per fortuna (?) non se n'era accorto. E poi ho visto che anche questi risultati mancanti erano ampiamente nella norma, quindi no problem, no?
Insomma la giornata era cominciata già con questo "inconveniente" che comunque mi pareva una bazzeccola in confronto al "motorone". Ma vuoi mettere la fifa in confronto al dare una gratificazione al figlio fiero di poter fare la propria parte nell'accudimento della vecchia madre malata?
Appuntamento con la radiologa alle 11, ma prima delle 10 ero già tornata a casa. Mi metto a raccogliere le varie cose da portare alla dottoressa e, con raccapriccio, mi accorgo che manca l'impegnativa per questa visita specialistica. Il mio chirurgo (singolare personaggio di cui una volta o l'altra vi parlerò) mi aveva fissato l'appuntamento e preparata la documentazione... possibile che avesse dimenticato l'impegnativa?????????? Scavo ovunque per la casa, pensando che sia la mia testa a non funzionare, ma alle 10.30 mi arrendo. Devo trovare un rimedio e rivolgo un pensiero affettuoso ad Esculapio (non mi viene in mente nessun santo per la medicina) affinché il mio medico sia reperibile. BINGO! C'è! Ed è pure nel suo studio (poco più di un chilometro da casa mia). Ma dov'è mio figlio Michele? Aveva promesso di mettersi la sveglia... Lo sveglio e, blandamente, lo invito a sbrigarsi, perché non è mai di gran umore quando si affaccia ad un nuovo giorno.
Nel giro di dieci minuti riesco ad aggiungere angoscia ad angoscia... Mi rendo conto che la gonna abbondantemente sopra il ginocchio non può essere un abbigliamento consono alla "motorona". Mi infilo un paio di pantaloni che almeno arrivano al ginocchio. A posto? Naaaaaa, come faccio a conciliare parrucca e cascooooo? Certo che posso forzatamente infilare il casco, ma un risultato è sicuro: quando lo toglierò verrà via anche la parrucca e, visto che succederà nei pressi dell'ingresso al pronto soccorso, che succederà quando vedranno una donna che si toglie casco e "scalpo" nello stesso momento? Non mi piaccio con le bandane, ma non ho alternative... Ormai manca solo un quarto alle 11: in quel momento con aria insonnolita (il che non mi rassicura) arriva Michele e annuncia: "Sono senza benzina". Respiro a fondo. Non voglio mettergli fretta perché sarebbe controproducente visto che devo affidarmi ad una motorona, quindi replico: "Pisciaci dentro nel serbatoio, ma mi devi portare prima dal mio medico e poi all'ospedale". Lui per niente intimidito ribatte: "Con quelle ciabatte se cadiamo ci lasci tutta la pelle dei piedi". Santa Medea che fece dei figli uno spezzatino con cui nutrire il padre!

COME SI DIVENTA CENTAURO IN UN'UNICA, BREVE LEZIONE

PRIMA

I miei "pensieri del sellino":
Dove mi aggrappo? E compio vari attentati a parti anatomiche del conducente.
Come si fa per non incollarmi alla sua schiena e a sbattere fastidiosamente il mio casco contro il suo?
Che inclinazione devo seguire nelle curve? Quelle degli sci? Temo sia il contrario.

DOPO

Le "bacchettate" del conducente
"Non mi puoi strapparmi le palle, devi tenere le mani alla mia vita"
"Dietro la sella c'è una maniglia per evitare che tu mi venga addosso"
"In curva stai dritta, normale, se stringi bene le cosce sarà il tuo corpo ad assecondare la moto"

Io: "Oh bella! Ma allora è come andare a cavallo"
Lui: "Per questo ci chiamano centauri"

Passatemi il frustino!

Un abbraccio
Adriana

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