domenica 20 luglio 2008

L'ora del lupo - 20 luglio 2008 - 23.30 della notte

Sapete perché i neonati preferenzialmente cominciano a frignare irrequieti, senza essere incazzati, ma inondati da un "blues" al crepuscolo? Succede anche agli adulti, ma in modo più o meno sublimato. I neonati, invece, avendo una memoria più primitiva e recente sentono quella che viene chiamata - semplificando - "l'ora del lupo". E sì, erano cazzi acidi ai primordi, quando la luce se ne andava e ti rifugiavi per la notte nel posto più sicuro a disposizione, ma pur sempre con una strizza mortale nei confronti dei predatori notturni.
Per me qui, l'ora del lupo più micidiale è proprio questa, intorno alle 21, quando gli stomaci sazi da una giornata di ristrettezze alimentari determinate dalla dieta-mare vengono finalmente ingolfati da una libera pascolata. E' allora che entra in funzione all'aperto ( essendo in vacanza, altrimenti si sta in stalla-tv) la digestione bovina omaso-abomaso, ovvero "paciolar". Ma qui non ci sono pacifiche mandrie a ruminare. Stasera mi sono rifugiata in casa come in una caverna. Sono accesi solo il pc e una piccola lampada sulla tastiera.
Avrei voglia di andare a sedermi su un pedalò sulla spiaggia... ehi, amici maltesi, questo è il massimo a cui posso aspirare come scoglio... ma forse lo farò più tardi, quando potrò sgusciare inosservata fuori da questa "riserva". E poi è da quando mi sono rasata che ho una grande tentazione, quella di farmi un giro di notte e passare per maschio. Ora sarebbe anche più facile: una tetta non c'è più, l'altra è molto "avvilita". Sono anche diventata più spigolosa. Avevo già accennato la mia intenzione all'amico Antonio, ma mi aveva stroncato a causa delle guance imberbi e del viso paffuto a spacciarmi per maschio. Nonostante la mia voce arrotata dalle sigarette. Però ora senza ciglia e sopraciglia, oltre che calva, sono ancora più androgina. Mi sembrerebbe di esplorare il mondo da un altro punto di vista. E chissà quali storie mi correrebbero incontro. Che TENTAZIONE, che tremenda TENTAZIONE. Nessuna tendenza lesbica di mezzo, solo curiosità di capire come il linguaggio corporeo influenza quello dei sessi.
No, stasera no. Non mi sento abbastanza libera per farlo. Libera dentro. Mi rode, lo ammetto, il pensiero di domani. Devo parlare con il chirurgo tornato dalla Sardegna. Sarà già un'impresa acchiapparlo al telefono, ma questa era stata l'intesa dopo avergli detto che io partivo per Lignano a smaltire la convalescenza. In realtà non mi aspetto grandi rivelazioni. Vi ricordate? Sarebbe stato un successo se fossi uscita dalla sala operatoria senza entrambi i seni, invece il destro è rimasto lì, segno che il sinistro aveva troppi problemi per occuparsi dell'estetica. Poteva passare se l'intervento avesse preso in considerazione il "nodulo sentinella", ovvero la biopsia di un nodulo nei dintorni del cancro per verificare l'estensione del "contagio". Invece l'ascella mi è stata vuotata, perché i noduli erano già infiammati. E anche ricucita alla "come viene", piena di pieghe. Mi consolo pensando che il chirurgo abbia intenzione di ricucirmi più dettagliatamente in vista di una ricostruzione. Che comunque deciderò in seguito.

Adesso pausa. o forse buonanotte.

Adriana

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